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Guida alla cucina in stile arte povera, un trend intramontabile

Caratteristiche, materiali, colori e complementi d'arredo

Speciale cucina arte povera: da sempre è l’ambiente più amato della casa perché riunisce la famiglia e gli amici. È in cucina, spesso attorno ad una tavola imbandita, che si creano legami profondi tra le persone. Una cucina in arte povera è sinonimo di tradizione. Con il calore dei materiali e dei colori, emana un’atmosfera intima e accogliente, è la cucina dei nonni, la cucina delle case di una volta.

Cucina arte povera

Molti ancora la amano e la vogliono per la propria abitazione, perché sa di tradizione, trasmette calore e sa di genuinità, è un trend davvero intramontabile.

In questo articolo andremo ad approfondire questo tipo di cucina, esaminando le caratteristiche principali e fornendo utili consigli per gli eterni nostalgici che ne vogliono una.

Cos’è lo stile arte povera

Prima di tutto è bene definire, in senso generale, cosa si intende per “arte povera” nell’arredamento, un’espressione che si riferisce ad un movimento artistico sviluppatosi negli anni Sessanta.

Il mondo del design degli interni ne venne influenzato ed è così che nacque anche lo stile d’arredo tutt’oggi denominato “arte povera”.

Le caratteristiche di questo stile erano state concepite in contrapposizione con le linee sontuose dell’arredamento tipico degli anni Cinquanta.

Le linee che ne caratterizzano lo stile d’arredo sono infatti semplici e ben definite. Incorniciano forme di base essenziali, che danno vita ad ambienti rustici.

Lo stile d’arredo in arte povera prevede l’impiego di materiali semplici, legno massello in primis, che creano atmosfere calde e intime.

Legno massello

Quali sono le caratteristiche di una cucina arte povera

Lo stile in arte povera si ispira a forme semplici e materiali naturali, tipico delle dimore di campagna, oggi diventa protagonista anche degli appartamenti di città.

Il protagonista assoluto delle cucine in arte povera è l’impiego di materiali naturali: legno naturale, paglia, midollino.

In genere, quando si parla di questo stile, il legno diventa il protagonista indiscusso, i mobili, in faggio o ciliegio, sono spesso quelli più resistenti.

Gli arredi rimandano a quelli di un tempo, quelli usati dai nostri nonni e presenti nelle abitazioni dell’800.

Tavoli, armadi, scrittoi, cassapanche… ma anche cristalliere, credenze in cristallo dove riporre in bella mostra piatti e bicchieri, madie e sedie in legno con sedute in paglia.

Per arredare un ambiente in stile arte povera, nulla va lasciato al caso e bisogna aver cura di ogni dettaglio: una cesta di vimini, un vaso di fiori, una lampada retrò o dei centrini realizzati all’uncinetto daranno quel prezioso tocco vintage.

Le tipologie

La cucina in arte povera propone tante soluzioni in modo da rispondere alle esigenze più disparate, sia in fatto di gusti stilistici che di spazi, può infatti essere piccola, grande, lineare, angolare, modulare, a isola, a penisola.

I materiali

In una cucina in arte povera è fondamentale l’uso di materiali naturali che rendono le atmosfere accoglienti e armoniose.

Sicuramente, il posto d’onore va al legno, con le sue finiture e i colori dorati, chiari e scuri.

Di solito vengono realizzate in legno massello, ovvero il durame del tronco dell’albero, la parte più interna.

Tra le essenze, le più usate sono:

Spesso, il legno è accompagnato ed abbinato ad elementi in muratura. In questo caso si vanno a creare interessanti contrasti di colore.

L’effetto chiaro-scuro dona un tocco di ricercatezza e di eleganza. Infine, sempre in tema materiali, in un ambiente in arte povera non possono poi mancare la paglia e come anticipavo il midollino, perfetti per le sedute delle sedie o piccoli oggetti di complemento.

Come sono i pavimenti per una cucina arte povera

La scelta dei pavimenti riveste un ruolo determinante in un ambiente di tale ispirazione.

Le soluzioni più indicate sono quelle che richiamano gli elementi naturali, come:

Che colori preferire

I colori che caratterizzano una cucina in arte povera devono essere caldi. Ai toni marroni del legno, si affiancano quindi complementi laccati o in tonalità neutre e pastello.

Ma, volendo, anche rosso e arancio per dare un tocco di vivacità all’ambiente e per smorzare il tutto, si può anche puntare sul bianco.

Per le pareti

Per creare una cucina in perfetto stile arte povera è importante partire dagli elementi basilari come il colore delle pareti. Indipendentemente dallo stile della cucina, la tinta delle pareti, infatti, influenza moltissimo il tipo di atmosfera che si vuole creare.

Nello stile arte povera, per le pareti, sono molto diffuse le tinte neutre e naturali, come il crema e il beige.

Proviamo ad analizzare rapidamente vari casi per capire anche l’effetto che si potrebbe ottenere.

  • Bianco: colore moderno e senza tempo, accogliente e di classe. Una tonalità morbida che si coniuga alla perfezione con le tendenze della cucina in arte povera. Si abbina molto bene con i mobili in tutte le varie tonalità del legno, ed anche con il grigio ed il beige. Fresco e luminoso, il bianco è la scelta ideale per cucine piccole perché “allarga” visivamente lo spazio e rende l’ambiente più luminoso
  • Beige: sta benissimo con i mobili tradizionali tipici dello stile in arte povera e aiuta a creare un’atmosfera armoniosa e rilassante. Rispetto al bianco, il beige riscaldare e rende accogliente l’ambiente. Inoltre, il beige è anche un colore chic: apporta la giusta dose di raffinatezza e mette in risalto il tipico mobilio della cucina in arte povera
  • Grigio: si sposa magnificamente con il legno – scuro o chiaro – e dona un tocco elegante e luminoso alla stanza. Si tratta di un colore neutro capace di rendere gli spazi più accoglienti. Si può scegliere di dipingere tutte le pareti di questa tonalità oppure una sola, per creare profondità
  • Giallo: molto gioioso, il giallo è il colore perfetto per ravvivare gli interni, in special modo durante l’inverno. Si abbina molto bene ai materiali naturali come il legno e la pietra, tipici dello stile in arte povera
  • Verde: il colore per eccellenza della natura, è anche molto rilassante. Perfetto quindi per le pareti della cucina dove trascorriamo gran parte del nostro tempo. Le sfumature tenui, come il verde salvia, si abbinano bene con le finiture in legno
  • Blu: tradizionale e senza tempo, riesce a mettere in risalto i mobili in legno. Emana raffinatezza e crea un piacevole contrasto per i sensi
  • Terracotta: naturale e molto suggestivo, sta benissimo con lo stile dell’arte povera che è caldo e accogliente

Sono da evitare, invece, i colori vivaci perché non rientrano nell’immaginario della semplicità.

Quali sono i complementi d’arredo per una cucina arte povera

Gli stili d’arredo vengono creati anche da piccoli dettagli. Nel caso di una cucina in arte povera, non possono mancare, ad esempio, il lavandino in ceramica bianca, la cappa a forma di camino, un bel lampadario in ferro battuto e, magari, una applique che dà luce agli angoli più nascosti. 

Tavolo e sedie

Nelle cucine in legno in arte povera, il tavolo e le sedie devono rispecchiare lo stile rustico e semplice degli altri mobili. Comodi e funzionali, sono componenti d’arredo collocati nel cuore della casa.

Ovviamente, in un ambiente in stile arte povera, anch’essi devono essere di legno. Il tavolo deve emanare un senso di massiccia solidità.

Per quanto riguarda le sedie, queste devono avere una linea classica, con gambe e schienale in legno, e traverse sagomate che le rendono solide e resistenti.

Il piano della seduta, in genere, è realizzato in paglia o midollino, un materiale beige chiaro che deriva dalla palma di rattan.

In base allo spazio che si ha a disposizione, tavolo e sedie possono essere sistemati in corrispondenza di una finestra oppure nell’area adibita a tinello.

Come pulire e manutenerla al meglio

Qualsiasi mobile in arte povera va ben curato affinché si mantenga bello nel tempo. L’ideale sarebbe utilizzare prodotti specifici per la pulizia e il nutrimento del legno.

In alternativa, si può optare per prodotti naturali. Evitare i prodotti chimici perché potrebbero sbiadirne i colori.

Un ottimo sistema è passare sulle superfici un panno morbido, in lana o cotone, inumidito con una soluzione di acqua tiepida e aceto.

Quanto cosa una cucina arte povera: i prezzi

In genere, le cucine in arte povera, poiché sono realizzate con legno di buona qualità, hanno un costo maggiore rispetto ad altre tipologie.

Molto dipende da vari fattori, come le dimensioni e il marchio di fabbrica.

  • Per le cucine più piccole o con materiali meno costosi, i prezzi possono partire da circa 3.000 a 5.000 euro.
  • Una cucina di dimensioni medie con una buona qualità dei materiali può costare tra 6.000 e 12.000 euro.
  • Per cucine grandi, con personalizzazioni elevate e materiali di alta qualità, i prezzi possono superare i 15.000 euro e arrivare fino a 30.000 euro o più.

Esempi di varie marche

Concludiamo con una panoramica di modelli da varie marche

Scavolini

Scavolini, azienda che opera nel mercato italiano da oltre 50 anni ed esporta anche a livello internazionale, si contraddistingue in ogni sua proposta per il gusto nella scelta dei materiali e l’amore e la cura per i dettagli. Le cucine classiche Scavolini esprimono un sapore autentico e si coniugano con la garanzia di un prodotto realizzato secondo le tecniche più innovative. Ecco alcuni modelli di cucina in arte povera firmati da Scavolini.

  • Madeleine: della linea Scavoline Basic, Madeleine esprime un armonioso equilibrio tra tradizione e gusto contemporaneo, dando vita ad uno spazio accattivante e originale, con i particolari complementi che ricordano la dispensa della nonna

Cucina arte Povera Scavolini Madeleine

  • Baltimora: in rovere bianco assoluto, la cucina Baltimora, oltre al calore del legno e all’armonia delle forme, vanta soluzioni tecnologiche e finiture inedite. Una cucina living che coniuga il fascino del passato con un elegante concept contemporaneo
  • Favilla: un’inedita linearità di intramontabile tendenza, per creare un luogo elegante e funzionale, in grado di soddisfare diverse esigenze abitative. È possibile scegliere dettagli dall’appeal industrial oppure richiamare le calde atmosfere delle residenze di campagna

Mondo Convenienza

Le cucine in arte povera di Mondo Convenienza sono la scelta giusta per arredare con gusto ogni spazio e con un costo vantaggioso. Se si desidera un ambiente dal sapore rustico o country, ci sono varie soluzioni caratterizzate da ante intarsiate, mensole e ripiani che danno vita ad un ambiente dal fascino senza tempo, ideale per gli amanti dello stile classico e tradizionale.

Vediamo una selezione.

  • Carmen: con molti dettagli, questa cucina è perfetta per chi ama lo stile rètro. In un romantico color patinato, presenta tanti cassetti e cassettoni con maniglie pratiche e facili da usare

  • Lucrezia: una cucina solida, in stile classico, preziosa per le sue ante in effetto legno di frassino
  • Giorgia: con la sua finitura calda del legno, soddisfa appieno il gusto classico e tradizionale
  • Eva: una cucina dal fascino senza tempo con tanto di vetrinette e maniglie decorate
  • Evita: la cucina perfetta per chi desidera un arredo dal gusto classico unito alla praticità. Componibile a piacere con vani contenitore, cassetti ed eleganti vetrinette
  • Virginia: cucina componibile lineare e minimalista, ma ingentilita da scanalature e vetrinette

Ikea

Le soluzioni proposte da Ikea consentono di ottenere infinite possibilità. Anche se l’ambiente è molto piccolo, con le cucine Ikea ci sono anche soluzioni su misura. Ad esempio, la serie ENHET, nel tipico gusto rustico dell’arte povera e in una gradevole tonalità di grigio, comprende mobili funzionali e accessori intelligenti che permettono di realizzare anche micro-soluzioni per ambienti ridotti.

Cassetti e ante METOD sono in legno caldo e riescono a rendere accogliente ogni tipo di spazio. Le strutture in quercia, con finitura laccata, si abbinano ai pannelli in impiallacciatura di quercia, assicurando un tocco artigianale e ricco di dettagli curati.

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Rossella Vignoli

Sono laureata in architettura presso la facoltà di Architettura di Genova e sono appassionata di soluzioni di arredamento di interni.

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