Impianto elettrico a norma: cosa bisogna sapere con la nostra guida pratica
Norme, caratteristiche e parametri da prendere in considerazione per l’Impianto elettrico durante i lavori di ristrutturazione della casa.
Contenuti
Definizione
L’impianto elettrico è l’insieme dei cavi e delle componenti che garantiscono la presenza della corrente elettrica in casa. Oggi il numero degli elettrodomestici e dei vari apparecchi connessi alla corrente è cresciuto a dismisura.
Questo determina la necessità di avere a disposizione impianti sempre più sicuri, affidabili e soprattutto a norma, per soddisfare tutte le richieste di energia. Ovviamente i parametri obbligatori per un impianto civile saranno differenti da quelli di un impianto commerciale.
Impianto elettrico civile: la normativa
Innanzitutto bisogna specificare che dal 2012 si fa riferimento alla normativa CEI 64-8 dove vengono indicati i criteri da rispettare in termini di progettazione, sicurezza e prestazioni di ciascun impianto residenziale. Nello specifico si stabilisce che:
- l’impianto deve essere realizzato da appositi professionisti del settore, iscritti all’albo o riconosciuti da ANIE o UNAE.
- I cavi elettrici devono essere inseriti sottotraccia o nelle apposite canaline, per garantire la giusta sicurezza.
- Ogni interruttore e presa elettrica deve essere protetto da una placca. Gli interruttori vanno installati a 1 metro da terra, mentre le prese a 30 cm da terra. In cucina e in bagno si può andare oltre 1 mt per esigenze specifiche.
- Fondamentale la presenza del salvavita, chiamato in termini tecnici interruttore magnetotermico differenziale. Quest’ultimo si attiva in caso di cortocircuito o sovracorrente interrompendo nell’immediato il passaggio della corrente.
Sempre a proposito di norme per l’edilizia, eccovi il nostro speciale sul condono edilizio con tutte le procedure da seguire.
Progettazione impianto elettrico
In fase di progettazione, sarà compito dell’elettricista realizzare il computo metrico dell’impianto, indicando costi per materiali e manodopera.
- Segue poi lo schema elettrico dell’impianto: una rappresentazione grafica che parte dal contatore elettronico, attraversa i vari settori dell’abitazione e arriva al quadro elettrico generale (centralino).
- Il progetto finale dell’impianto elettrico illustra in maniera definitiva i due circuiti: uno relativo alle luci e uno relativo alle prese.
Una volta terminata la progettazione e la messa in opera, si procede con il collaudo dell’impianto e la certificazione. Si tratta di una dichiarazione di conformità (DICO), dove si attesta che tutto è a norma e sono state seguite le procedure previste.
Impianto elettrico: caratteristiche
Ogni impianto prevede la presenza di alcuni elementi essenziali per il suo funzionamento e la messa in sicurezza.
- Quadro elettrico: o centralino, è costituito da una serie di leve riferite ai vari circuiti. Qui sono presenti anche il salvavita e gli interruttori magnetotermici.
- Contatore: di colore bianco e collegato direttamente con il gestore che eroga la corrente elettrica, oggi ha un funzionamento davvero basilare. Riporta i consumi in tempo reale, la potenza impiegata, il numero di contratto e così via.
- Sistema di messa a terra: è ciò che consente di scaricare l’elettricità a terra nel caso in cui si creasse un accumulo di tensione. Fondamentale per la sicurezza degli abitanti.
- Circuiti elettrici: esistono diverse portate elettriche in funzione del componente. Le luci hanno 10 ampere, le prese 16 ampere, i circuiti a chiamata 12V.
- Cavi conduttori: questi cavi si distinguono in base ai colori: neri per la corrente (ma anche marroni, rossi o grigi), giallo o verde per la messa a terra e blu per il neutro.
- Prese elettriche: sono il punto che fa da tramite tra corrente e apparecchi elettrici.
- Interruttori: oggi esistono in commercio interruttori di ogni tipologia, con pulsante on-off o con una gradevole rotellina per stabilire ad esempio l’intensità della luce.
Impianto elettrico: classificazione
Per un impianto elettrico civile vengono distinte due diverse portate, in funzione dei metri quadri dell’abitazione:
- 3 kW di potenza se la casa non supera i 75 mq.
- 6 kW se l’abitazione supera i 75 mq.
Inoltre, grazie alle recenti innovazioni tecnologiche, oggi è possibile individuare tre diverse tipologie di impianti: minimo, intermedio e avanzato. Ogni livello fa capo a specifici consumi ed esigenze.
- Il 1° livello si riferisce ad abitazioni con consumi basilari, dove il numero di punti luce e di prese non supera i 50. Si tratta di impianti che riescono a sopperire alle normali esigenze di una casa tipica, senza richieste particolari.
- Il 2° livello è tipico di abitazioni che richiedono una quantità di corrente maggiore, per cui saranno previsti molti punti luce e un maggior numero di prese. Generalmente si tratta di case in cui sono presenti ad esempio apparecchi specifici come allarme e videocitofoni.
- Il 3° livello si riferisce ad abitazioni con sistemi di domotica, quindi case tecnologicamente avanzate e dotate di ogni comfort. Per ricevere questa classificazione, devono essere installati almeno 4 di questi servizi: gestione automatica delle serrande, del riscaldamento e degli impianti di condizionamento. Controllo dell’illuminazione interna ed esterna, controllo e gestione dei carichi. Possono essere presenti anche il rilevatore di fumo e di incendio, di gas o di perdite di acqua e sistemi di videosorveglianza.
Costo di un Impianto elettrico
Non è possibile stabilire a priori il prezzo dell’impianto, in quanto sono tante le caratteristiche da prendere in considerazione. Ogni abitazione avrà caratteristiche specifiche e questo va a incidere notevolmente sul costo.
- Se si opta per l’impianto incassato, bisogna considerare anche i lavori di muratura. Questa soluzione difatti è la migliore dal punto di vista dell’estetica. I cavi scompaiono sotto il pavimento o dentro i muri. Ovviamente si tratta di impianti che vengono effettuati generalmente in fase di ristrutturazione o nuova costruzione.
- Per risparmiare si deve puntare invece sull’impianto elettrico esterno, ma questo implica la presenza di canaline esterne a muro. Queste ultime avranno un loro impatto sull’estetica della casa, quindi raramente vengono impiegate, a meno che non sia possibile fare altrimenti.
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