Ristrutturazioni

Cosa vuol dire massetto

A cosa serve, che spessore deve avere e che materiali si utilizzano

Siete mai incappati nel termine “massetto” mentre leggevate una rivista di arredamento o guardavate uno show di home design? Questo termine tecnico viene comunemente utilizzato nell’edilizia e nell’interior design, ed è importante per capire come sono strutturate le nostre abitazioni.

Massetto

In questo articolo, esploreremo cosa significa “massetto” e perché è così importante anche nel mondo dell’arredamento.

Che cos’è il massetto?

E’ uno strato di malta, di solito composto da cemento, sabbia e acqua, che viene steso sopra la stuttura di base del pavimento, la soletta, per livellare il pavimento.

Serve in pratica a preparare la superficie del pavimento prima dell’applicazione del rivestimento finale, come piastrelle, parquet o moquette. Il massetto può avere anche funzioni di isolamento termico e acustico o di passaggio di impianti elettrici o idraulici.

Perché lo accostiamo al mondo dell’Arredamento?

Sebbene possa sembrare un elemento estraneo al mondo dell’arredamento, il suo ruolo è fondamentale.

Ecco perché:

1. Livellamento: assicura la planarità del pavimento, elemento essenziale per garantire la corretta posa di qualsiasi tipo di rivestimento. Un pavimento ben livellato migliora non solo l’aspetto estetico dell’ambiente, ma ne facilita anche l’arredamento.

2. Isolamento: Grazie alle sue proprietà isolanti, il massetto contribuisce a creare un ambiente confortevole e può influenzare la scelta degli arredi e la disposizione degli stessi all’interno della stanza.

3. Versatilità: permette la posa di diversi tipi di rivestimenti, ampliando le possibilità di personalizzazione del pavimento, elemento chiave nell’arredamento di una stanza.

Come si realizza un massetto?

La realizzazione del massetto è un’operazione che richiede competenze specifiche e l’intervento di un professionista.

Il processo include diverse fasi:

  1. Preparazione del sottofondo, con la pulizia della soletta e l’applicazione di uno strato di isolante.
  2. Stesura con distribuzione in modo uniforme sulla superficie.
  3. Livellamento per garantire una superficie perfettamente piatta.
  4. Asciugatura, un processo che può richiedere diverse settimane, a seconda dello spessore del massetto e delle condizioni ambientali.

Qual è lo spessore ideale

Dipende da diversi fattori, tra cui l’uso previsto del pavimento, il tipo di materiale utilizzato e le condizioni specifiche del progetto.

Ecco alcune indicazioni generali:

  • Per pavimenti residenziali lo spessore solitamente varia tra 25 mm e 40 mm.
  • Invece per pavimenti soggetti a un traffico più intenso, come quelli presenti in ambienti commerciali o industriali, lo spessore può essere maggiore, solitamente compreso tra 40 mm e 75 mm.
  • Nel caso in cui si preveda l’installazione di un sistema di riscaldamento a pavimento, lo spessore può essere influenzato dalla necessità di ospitare i tubi o i cavi del sistema. In genere in questo caso può variare tra 50 mm e 75 mm.
  • Se il massetto viene utilizzato come sottopavimento per livellare una superficie irregolare o creare una base solida per il pavimento finale, lo spessore può essere determinato dalle imperfezioni o dal livellamento richiesto. In alcuni casi, potrebbe essere necessario uno spessore superiore a 75 mm.

Cos’è il massetto autolivellante

E una variante più moderna realizzata con una miscela specifica di cemento autolivellante che viene versata sul pavimento esistente e si autolivella per creare una superficie uniforme.

Questo metodo è molto veloce e può essere utilizzato in diverse applicazioni.

Massetto autolivellante

Quali materiali vengono utilizzati per realizzare un massetto

I materiali più comunemente utilizzati sono:

  • Il cemento Portland, uno degli ingredienti principali che fornisce la resistenza e la durabilità necessarie.
  • La sabbia che viene utilizzata come aggregato per fornire stabilità strutturale e facilitare la lavorabilità del composto.
  • La ghiaia, un altro aggregato che viene spesso miscelato con il cemento e la sabbia per ottenere un massetto più resistente e compatto.
  • L’acqua che viene utilizzata per idratare il cemento e consentirne la presa, consentendo alla miscela di indurire e solidificarsi.

A volte vengono aggiunti additivi per migliorarne le proprietà come ad esempio quelli plastificanti per migliorare la lavorabilità e la fluidità della miscela.

Quali sono i tempi di asciugatura e come si possono accelerare

Come stima generale, il tempo di asciugatura può richiedere diverse settimane, solitamente da 1 a 4 settimane.

Per accelerarlo è possibile adottare alcune misure:

  • Assicurarsi che l’area in cui è stato realizzato il massetto sia ben ventilata. Una buona circolazione dell’aria può aiutare ad accelerare il processo di asciugatura.
  • L’utilizzo di sistemi di riscaldamento può contribuire ad accelerare l’evaporazione dell’acqua contenuta nel massetto. È importante seguire le indicazioni del produttore riguardo alle temperature massime consentite per il riscaldamento, al fine di evitare danni o fessurazioni.
  • Anche l’utilizzo di deumidificatori può ridurre l’umidità relativa dell’ambiente circostante, favorendo una asciugatura più rapida.
  • Utilizzo di additivi acceleranti che possono essere aggiunti alla miscela del massetto e possono ridurre significativamente i tempi di asciugatura. È importante consultare il produttore dei materiali per determinare l’additivo più adatto e seguire le istruzioni di dosaggio corrette.
  • Ed infine come già citavo ricorrere a un massetto autolivellante con miscele autolivellanti.

Le mie conclusioni

Nonostante non sia visibile una volta terminata l’abitazione, riveste un ruolo fondamentale nell’edilizia e nell’arredamento.

Garantisce un livellamento perfetto del pavimento, isolamento termico e acustico e diversi tipi di rivestimenti.

Se state pensando di ristrutturare la vostra casa o state progettando una nuova abitazione, ricordatevi l’importanza di questo termine fondamentale in edilizia.

Alternative per la livellazione di un pavimento

Ecco anche acune delle alternative più utilizzate:

  • Compensato strutturale,  per creare una superficie di livellamento sopra il pavimento esistente. Il compensato viene tagliato su misura e posizionato per compensare le irregolarità del pavimento sottostante. Questo metodo è spesso utilizzato in combinazione con altri materiali come il legno o il laminato.
  • Pannelli di livellamento autolivellanti realizzati con materiali come il gesso o la fibra di vetro. Vengono posizionati direttamente sul pavimento esistente e si autolivellano, creando velocemente una superficie uniforme che può essere utilizzato come base per diversi tipi di pavimentazione.
  • Compensato di fibra di legno ad alta densità (HDF): materiale a base di legno compresso che viene spesso utilizzato come base per pavimenti in laminato o legno. posizionandolo sopra il pavimento esistente per coprire le irregolarità e creare una superficie uniforme.
  • Pannelli di livellamento in polimeri: Questi pannelli sono realizzati con materiali polimerici e vengono posizionati sul pavimento esistente per creare una superficie livellata. Sono leggeri, facili da installare e possono essere utilizzati come base per diverse tipologie di pavimenti.

Altri termini da scoprire

Materiali ed altri concetti da approfondire:

Rossella Vignoli

Sono laureata in architettura presso la facoltà di Architettura di Genova e sono appassionata di soluzioni di arredamento di interni.

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