Muro vegetale: per coprire le pareti della città, foto di esempi

Tutto cominciò con patrick blanc e il suo muro vegetale per l’hotel pershing hall progettato da andrée putmann.
La storia
Il successo è dovuto al rivestimento delle pareti esterne del museo di quai branly a parigi relizzato da questo botanico dai capelli verdi, dallo spirito imprenditoriale.

Patrick blanc ha poi brevettato la sua intuizione che gli arrivava dallo studio della foresta pluviale.
L’idea è nata per provare a riproporre lo stesso rigoglìo vegetale nel grigio della città, e così cammuffare e imbellire i tristi muri degli edifici, contribuendo allo stesso tempo a ripulire l’aria inquinata del centro urbano.
Come si realizza un muro vegetale
La copertura vegetale si realizza grazie ad un sistema di pannelli di feltro con delle grosse tasche e che sono agganciati ad un telaio metallico che a sua volta poggia sul muro da ricoprire.
Per mantenere idratate le piante che si mettono a dimora nelle tasche si sistema lungo il lato superiore sun tubo dotato di piccoli fori per far gocciolare l’acqua regolandola con un timer.
Il feltro trattiene l’umidità e protegge le radici dall’esposizione all’aria.una griglia a terra raccoglie l’acqua di reflusso che scende dal muro ed eventualmente la pompa di nuovo in alto.
Consiglio: leggete anche il nostro speciale sulle facciate ventilate.
Questa idea gli ha fruttato commissioni in tutto il mondo, dopo aver coperto l’esterno del museo etnografico francese.
Blanc ha creato il suo marchio e ne gestisce la diffusione. A Milano, ad esempio, è stato impiegato nel caffé trussardi nel palazzo marino alla scala.



I progetti di Renzo Piano
Il tema del muro vegetale è così affascinante che anche un grande architetto come renzo piano ha voluto misurarsi con questa nuova concezione di rivestimento green per le facciate e lo fa per la brillante progettazione della california academy of science.
Qui la scelta di coprire di un manto fiorito la copertura ondulata ha la doppia valenza di mantenere l’isolamento termico e fondere l’edificio con il paesaggio circostante il museo, rendendolo praticamente invisibile.


Muro verde in Ductal
Molti hanno poi ripreso il concetto del muro vegetale sviluppando la propria idea. così sono interessanti i moduli “verdeverticale” in ductal – un cemento mescolato con fibre organiche e metalliche che lo rendono molto più elastico e lavorabile.
Proposti da il cantiere su disegno di massimo iosa ghini sono pannelli prefabbricati con delle fasce e dei tagli orizzontali per ospitare le piante dalla dimensione standard di 275×140.
Si possono utilizzare per ricoprire muri preesistenti ma anche come tamponamento per edifici sia residenziali che pubblici.

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