Normative e burocrazia

Ristrutturazione bagno: scopri le detrazioni fiscali disponibili e risparmia sui costi

In cosa consiste il bonus, come funziona e come farne richiesta

Speciale ristrutturazione bagno detrazioni.

Il bonus bagno, introdotto dal Governo e rinnovato dalla Legge di Bilancio 2021 per l’intero anno corrente, consente di ristrutturare il bagno della propria casa spendendo metà dell’importo previsto.
Si tratta di un tipo di bonus che non prevede limiti di reddito. È quindi possibile procedere con la richiesta senza presentare l’ISEE. Inoltre, il bonus bagno è cumulabile con il bonus mobili ed elettrodomestici.

Vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla ristrutturazione del bagno con l’utilizzo delle agevolazioni fiscali.

Ristrutturazione bagno detrazioni: in cosa consiste il bonus

Il Governo ha introdotto una serie di agevolazioni volte ad incentivare la transizione ecologica tramite l’efficientamento energetico (Ecobonus e Superbonus 110%), ma anche per migliorare la sicurezza delle proprie abitazioni (Sisma bonus).

Tra i vari bonus esiste anche il bonus bagno, che consiste in una detrazione al 50% per le ristrutturazioni che riguardano i bagni della propria casa.

Più specificatamente, è possibile ottenere una detrazione del 50% per un tetto di spesa massima pari a 96.000 euro, in modo da risparmiare fino a 48.000 euro per tutte le ristrutturazioni ricomprese in tale bonus.

È possibile presentare domanda e la documentazione richiesta entro il 31 dicembre 2021.

Beneficiari

Hanno diritto di usufruire del bonus ristrutturazioni i proprietari dell’immobile, ma anche i locatari, i comodatari e i soci di cooperative. Ovvero, tutti coloro che hanno il diritto di godimento o la nuda proprietà.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si trova l’elenco di tutti i possibili beneficiari specificati in maniera dettagliata.
Si ricorda inoltre che l’agevolazione è ammessa anche per lavori eseguiti nella seconda/terza casa.

Permessi

Per il rifacimento del bagno, è sufficiente inoltrare all’Ufficio del Tecnico del Comune dove è situato l’immobile la CILA, ovvero la comunicazione di inizio lavori. Si tratta di una formalità burocratica che non richiede il nulla osta per iniziare. Non si dovrà quindi perdere tempo nell’attesa di una risposta.

Qualora invece si voglia intervenire nel bagno per sostituire i sanitari oppure riparare una tubatura guasta (intervento di manutenzione ordinaria), non è necessario alcun tipo di comunicazione. Tuttavia, in questo secondo caso, si tratta ovviamente di lavori che esulano dalla possibilità di beneficiare della detrazione.

Ristrutturazione bagno detrazioni: cosa rientra?

L’incentivo che consente il rifacimento del bagno è il cosiddetto Bonus Ristrutturazioni, che comunque ammette esclusivamente lavori di manutenzione straordinaria, e non ordinaria.

In pratica, la semplice sostituzione dei sanitari non è considerata valida per usufruire del bonus bagno.

Si parla quindi di interventi di rifacimento più complessi, ivi compresa la totale sostituzione e messa a norma degli impianti idrici e/o le opere murarie strutturali che modificano la struttura dell’ambiente.

Vediamo in maniera sintetica ma precisa gli interventi che rientrano nel Bonus Ristrutturazioni:

  • realizzazione ex novo del bagno, ma senza modificarne forma, superficie né volume, ovvero senza alcuna modifica di tipo strutturale
  • rifacimento dell’impianto idrico e sostituzione delle tubature
  • interventi mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche (es. montaggio di sanitari rialzati, ampliamento della porta d’ingresso…)
  • nuova costruzione del bagno con modifiche strutturali (questo vale solo per le unità abitative danneggiate o demolite a causa di calamità naturali per le quali è stato dichiarato lo Stato di Emergenza)

Inoltre, nell’ambito della ristrutturazione del bagno possono beneficiare delle detrazioni anche:

  • il rifacimento degli impianti elettrico, idrico, del gas e di riscaldamento e/o condizionamento
  • la sostituzione di porte interne
  • l’apertura di nuove porte o finestre
  • i lavori di contenimento dell’inquinamento acustico
  • gli interventi finalizzati a prevenire atti illeciti da parte di terzi
  • tutti quegli interventi funzionali al risparmio energetico

In generale, gli interventi sono rivolti unicamente alle unità abitative residenziali (indipendenti o condominio), e non agli immobili adibiti a scopo commerciale.

Quando scade il bonus ristrutturazione bagno?

Per usufruire del bonus, tutti gli interventi di risanamento dovranno concludersi entro il 30 dicembre 2021.

Ristrutturazione bagno detrazioni: ecobonus 2021

L’attenzione verso l’ambiente e il risparmio energetico sono temi sempre più attuali e affrontati con la giusta priorità. Per questo, la Legge di Bilancio ha approvato anche l’Ecobonus, pensato per permettere di diminuire il consumo energetico in casa.

Si tratta di un’agevolazione che, in base al tipo di intervento, può andare dal 65% (per la sostituzione di una caldaia) al 50% (sostituzione degli infissi).

Tra gli interventi di rinnovamento del bagno, a questo punto, rientrerebbe anche la possibilità di:

  • sostituire i vecchi boiler con scaldacqua più efficienti a pompe di calore
  • sostituire finestre con infissi più performanti ed eventuali schermature solari
  • installare impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

Ristrutturazione bagno detrazioni: bonus mobili 2021

Un bagno rinnovato, per fare la “giusta figura” deve prevedere anche dei mobili nuovi. Ecco che quindi entra in gioco il Bonus Mobili, che permette l’acquisto di mobili ed elettrodomestici a risparmio energetico con uno sconto fiscale del 50%, detraibile in fase di dichiarazione dei redditi.
La spesa massima è fissata a 16.000 euro.

Attenzione: il Bonus Mobili deve necessariamente essere sempre associato a lavori di ristrutturazione della casa; nello specifico, per gli acquisti effettuati nel 2021, la detrazione può essere richiesta solo se questi lavori sono iniziati dopo il 1° gennaio 2020.

Ristrutturazione bagno detrazioni: bonus idrico 2021

Strettamente connesso al bagno, è infine il Bonus Idrico, un’agevolazione dedicata in modo specifico all’efficientamento dell’uso dell’acqua in casa (fino a 1.000 euro per i privati e 5.000 euro per gli esercizi commerciali).

Rientra quindi l’acquisto di tutti quegli elementi volti ad ottenere un risparmio di acqua:

  • rubinetti e miscelatori dotati di dispositivi per il controllo del flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto
  • sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico
  • soffioni e colonne doccia con limitazione della portata d’acqua (portata d’acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto)

Il bonus, comprende inoltre, le eventuali opere idrauliche e murarie collegate alle operazioni di sostituzione, smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.

Come richiedere il bonus Ristrutturazione bagno detrazioni 2021?

Per richiedere il bonus ristrutturazioni, gli utenti devono inviare – per via telematica – tutta la documentazione necessaria ad ENEA, entro giorni 90 dalla fine dei lavori ammessi tra quelli che danno diritto alla detrazione fiscale. Dopo aver inoltrato la domanda, si potrà poi fare richiesta in sede di dichiarazione dei redditi per la detrazione fiscale.

Oltre alla documentazione specifica e tecnica, come Cila o Scia, è necessario che tutti i pagamenti effettuati siano tracciabili, e quindi eseguiti mediante bonifico.

Come fare il bonifico per la ristrutturazione del bagno?

Requisito importante per poter beneficiare del bonus: i pagamenti devono essere tracciabili ovvero devono essere effettuati mediante un bonifico parlante, postale o bancario, su cui risultino:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • numero e data della fattura (per ciascun lavoro)

Sono pertanto esclusi i seguenti metodi di pagamento:

  • assegno bancario
  • carte di credito e/o ricaricabili
  • bancomat
  • contanti

Come viene restituita la detrazione per la ristrutturazione del bagno?

Esistono vari modi per beneficiare del Bonus Ristrutturazioni 2021:

  • detrazione fiscale, suddivisa in 10 rate annuali
  • sconto in fattura
  • cessione del credito a istituti bancari

Detrazione fiscale

Per chi sceglie questa formula, il bonus ristrutturazioni andrà richiesto in fase di dichiarazione dei redditi, al momento della presentazione del 730 o del Modello Unico.

Per chi utilizza il modello 730, i rimborsi Irpef vengono erogati direttamente nello stipendio o nella pensione. Per coloro i quali, invece, presentano il Modello Unico, l’Agenzia delle Entrate invierà un assegno da ritirare presso gli uffici postali oppure accrediterà la cifra entro 2 anni.

Sconto in fattura

In questo caso, la detrazione fiscale viene ceduta alla ditta che esegue la ristrutturazione, mentre il proprietario dell’immobile dovrà pagare solo il 50% delle spese sostenute per i lavori di propria tasca.

Come funziona la cessione del credito per la ristrutturazione del bagno?

La cessione del credito di imposta è la cessione da parte di un soggetto di un credito vantato nei confronti di un altro soggetto, ad un istituto bancario o ad un ente terzo (come assicurazioni o intermediari finanziari) ottenendo liquidità in modo rapido.

Invio della comunicazione

La cessione deve essere comunicata al beneficiario tramite l’invio di una comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo in cui sono state sostenute le spese per la ristrutturazione.

Nel caso di invio della domanda tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate è necessario scegliere “La mia scrivania / Servizi per / Comunicare” e poi selezionare l’opzione “comunicazione opzione cessione/sconto”.

I soggetti che possono procedere con l’invio della comunicazione sono il beneficiario stesso della detrazione oppure un intermediario tramite apposito incarico.

Altro

In tema ristrutturazione bagno e bonus, potrebbero interessarti anche questi post

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio