RIscaldamento

Ecco cosa fare in caso di problemi con il teleriscaldamento

Una situazione che può vertificarsi dopo le vacanze di Natale

Problemi con teleriscaldamento: eccovi una mia esperienza diretta con alcuni problemi di efficienza energetica dei termosifoni nel condominio dove abito che è servito dal servizio di teleriscaldamento A2A.

Problemi con teleriscaldamento

Vi riassumo la segnalazione ricevuta: Gentile Architetto Vignoli, non riesco ad ottenere un grado di calore accettabile dai termosifoni dopo le vacanze di Natale e mi interessava avere un suo parere. Chiudere la circolazione dell’acqua calda nei termosifoni in più appartamenti e per lungo periodo potrebbe aver destabilizzato l’impianto che è vetusto e con le tubature con luce ridotta dal calcare?

Prima di rispondere però serve farvi capire cosa sia il teleriscaldamento.

Cosa è il teleriscaldamento e che vantaggi offre

E’ un sistema centralizzato di distribuzione del calore utilizzato per riscaldare edifici residenziali, commerciali e industriali.

Il calore, solitamente prodotto in una centrale termica, viene trasportato agli edifici attraverso una rete di tubazioni isolate termicamente, sotto forma di acqua calda o vapore.

Come funziona

  1. Produzione di Calore: Il calore è generato in una centrale termica, che può utilizzare varie fonti di energia come combustibili fossili (carbone, gas naturale, petrolio), biomassa, geotermia o l’energia di scarto da processi industriali.
  2. Distribuzione: L’acqua viene riscaldata nella centrale e poi pompata attraverso un circuito di tubi isolati verso gli edifici collegati alla rete.
  3. Scambio di Calore: Nelle sottostazioni presenti negli edifici, uno scambiatore di calore trasferisce il calore dall’acqua di rete a quella dell’impianto di riscaldamento interno all’edificio, senza che ci sia miscelazione tra i due circuiti.
  4. Ritorno: L’acqua raffreddata ritorna alla centrale termica dove viene nuovamente riscaldata e reinviata nel circuito.

Quali sono i vantaggi del teleriscaldamento

  • Efficienza Energetica: La produzione centralizzata di calore può essere più efficiente, con minori perdite di calore e una migliore regolazione della produzione in base alla domanda effettiva.
  • Riduzione delle Emissioni: Le centrali termiche possono essere dotate di sistemi di filtraggio e depurazione dei gas di scarico più efficaci rispetto a quelli di singoli impianti di riscaldamento. Inoltre, l’utilizzo di fonti rinnovabili o di recupero energetico riduce l’impronta ambientale.
  • Convenienza Economica: La gestione centralizzata può ridurre i costi operativi e di manutenzione, con possibili risparmi per gli utenti finali.
  • Versatilità: Il sistema di teleriscaldamento può essere alimentato da fonti energetiche diverse, inclusi i rifiuti urbani non riciclabili, che possono essere utilizzati per produrre energia termica.
  • Sicurezza: Riduce il rischio di incidenti legati a combustione interna come esplosioni di gas o incendi.
  • Confort: Garantisce un riscaldamento uniforme e costante negli ambienti serviti.
  • Spazio: Elimina la necessità di avere caldaie o impianti di riscaldamento autonomi all’interno degli edifici, liberando spazio.

Svantaggi

  • Investimento Iniziale: I costi di realizzazione dell’infrastruttura possono essere elevati.
  • Flessibilità: Cambiamenti nelle tecnologie o nelle fonti energetiche possono richiedere investimenti aggiuntivi o rendere il sistema meno competitivo rispetto a soluzioni più moderne.
  • Dipendenza: Gli edifici sono dipendenti dalla centrale per il riscaldamento, quindi eventuali guasti o malfunzionamenti possono avere un impatto su tutti gli utenti connessi.

Torniamo ora alla domanda iniziale.

Problemi con teleriscaldamento: cosa fare

Per prima cosa non andrebbero chiusi totalmente i caloriferi ma lasciati su antigelo in modo da garantire sempre una circolazione di acqua anche se minima. Può essere che riaprendo tutto in un sol botto, si siano sporcate le tubature. Di solito  questo problema si ripete tutti gli anni dopo la fine delle vacanze invernali quando gli impianti singoli (chiusi a volte per lungo tempo) vengono riaperti. I sedimenti si muovono e intasano scambiatore, tubature e valvole. Non solo, ma durante queste chiusure la percentuale di funzione dello scambiatore si riduce fino al 60, 55 % . Quindi gli impianti in funzione rendono molto meno.

Non basta quindi riaccendere, serve una pulizia dell’impianto dai fanghi depositati nel tempo e un sistema di filtraggio a monte che in molti casi non c’è, su questi punti dovete contattare il vostro Amministratore di Condominio. Inoltre  non tutti gli scambiatori sono di alta qualità quindi è una variabile che va considerata in fase di negoziazione con il provider del servizio di teleriscaldamento.

Problemi con teleriscaldamento

Ha senso cambiare lo scambiatore?

A proposito di efficienza, il contatore contabilizza il calore in entrata. Per via dell’efficienza ridotta dello scambiatore però si arriva al fatto che se ne utilizza solo il 55/60% e cioè l’energia che utilizziamo (scaldandosi anche poco) può arrivare a costare quasi il doppio.

Il grosso problema è che lo scambiatore è un pezzo particolare a volta di bassa qualità fatto apposta per le macchina del distributore.

Ma è possibile metterne uno migliore o occorre obbligatoriamente farlo fornire dal distributore?

La rete del distributore dovrebbe arrivare fino al contatore e se questo è posto a monte dello scambiatore, tutto ciò che sta a valle è di competenza dell’utilizzatore e sembrerebbe quindi possibile sostituire lo scambiatore a carico però del condomininio con uno più efficiente.
È da valutare però la convenienza economica tra il costo di un nuovo scambiatore rispetto allo spreco del 50% dell’energia, pagata ma persa nello scambio di calore.

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Rossella Vignoli

Sono laureata in architettura presso la facoltà di Architettura di Genova e sono appassionata di soluzioni di arredamento di interni.

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