Esterni

Tutto sui pavimenti autobloccanti, scopriamo insieme i motivi del loro successo

Perfetti per l’esterno ma non solo, si posano senza cemento

Andiamo a scoprire tutto sui pavimenti autobloccanti, adatti principalmente per l’estermo ma non solo. Non perdetevi anche la nostra guida completa sui pavimenti per esterni, con tanti suggerimenti per voi.

Cosa sono

I pavimenti autobloccanti sono posati a secco sulla superficie da rivestire e poi sigillati, mediante sabbia asciutta. Realizzati normalmente in calcestruzzo posato a secco oppure con piastrelle in pvc o in legno o in gres, negli ultimi anni il pavimento autobloccante ha ottenuto molto successo soprattutto per la realizzazione di superfici esterne.

I pavimenti autobloccanti si formano di piastrelle o mattoncini che garantiscono oltre ad una buona estetica un grande resistenza all’azione degli agenti atmosferici, soprattutto al gelo e alla pioggia.

Le piastrelle autobloccanti si caratterizzano per l’assenza di leganti in fase di posa, che si esegue dunque a secco grazie a un semplice ma efficace meccanismo: l’incastro.

Quella delle pavimentazioni autobloccanti è una soluzione nei casi in cui si richieda velocità di posa, durata nel tempo e resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Si presta bene anche alla posa fai da te. Sono inoltre molto facili da pulire e quindi non è richiesta un’eccessiva e attenta manutenzione.

Capiamo ora in dettaglio come realizzare pavimentazioni autobloccanti.

Pavimento autobloccante: caratteristiche

I pavimenti autobloccanti hanno sempre più successo perché sono semplici da posare, altamente resistenti e facili da manutenere e perché sono anche personalizzabili esteticamente.

Il fatto di essere facili da posare e da manutenere nel tempo comporta un notevole risparmio economico rispetto ad una pavimentazione tradizionale.

Troviamo le pavimentazioni autobloccanti sempre più spesso nell’edilizia commerciale e pubblica, per la realizzazione di piazze, marciapiedi e piste ciclabili oppure in edilizia residenziale per costruire cortili, vialetti di accesso, corselli di box per autovetture.

Ma non solo, queste pavimentazioni sono utilizzate per realizzare pavimentazioni interne in aree commerciali, zone di intrattenimento, locali pubblici perché sono esteticamente belle, facili da pulire e removibili con semplicità.

Le pavimentazioni autobloccanti si caratterizzano per l’assenza di leganti in fase di posa: la posa delle piastrelle o mattoncini si esegue a secco, senza cemento, grazie a una semplice ma efficace tecnica dell’incastro.

Vediamo come si realizza un pavimento autobloccante e per quali motivazioni sceglierlo.

Posa dei pavimenti autobloccanti

La grande rivoluzione dei pavimenti autobloccanti è proprio nel suo metodo di posa che è molto più pratico rispetto alla posa di pavimenti tradizionali e non include opere di demolizione o importanti getti di cemento.

Questi pavimenti, infatti, si posano a secco quindi non necessitano di collanti o malte cementizie, però attenzione non è semplice da realizzare da soli, meglio rivolgersi a un professionista del mestiere soprattutto durante la preparazione del sottofondo.

È una pratica semplice per chi opera in edilizia, un po’ meno per l’hobbista. Attenzione, dunque, perché eseguire un corretto sottofondo vuol dire aumentare la durata del pavimento e ridurre gli interventi di manutenzione.

Ma vediamo come eseguire una pavimentazione autobloccante fai da te.

Posa fai da te di pavimenti autobloccanti

Per realizzare una bella e comoda pavimentazione in giardino, ma anche in abitazione, esistono oggi sul mercato pratici e comodi massetti o piastrelle autobloccanti.

Si tratta di piastrelle che vengono attaccate al pavimento grazie alla compressione, e possono essere rimosse quando si preferisce, senza gravose opere di demolizione.

Utilizzando le piastrelle autobloccanti si possono realizzare pavimenti belli e soprattutto resistenti con pochi semplici, ma attenti, passaggi.

Per costruire una superficie del genere occorre

  • piastrelli autobloccanti
  • ghiaia
  • sabbia
  • spago
  • flessibile della smerigliatrice con disco

Vediamo tutti gli step per la posa fai da te del pavimento autobloccante

Preparare il fondo

  • Il primo passo nella realizzazione di un pavimento autobloccante è la preparazione del fondo su cui poggiare i masselli, che deve essere compatto e ben livellato.
  • Per rendere ben livellata la superficie togliere eventuale manto erboso o sassi presenti sulla superficie
  • Livellare la superficie utilizzando un rullo se necessario

Preparare il bordo di contenimento

Se non è già in essere, bisogna creare il muro di contenimento con appositi cordoli di cemento che si acquistano già pronti. Disponibili nei grandi negozi della grande distribuzione sia in calcestruzzo che in laterizio o pietra.

Preparare il letto di sabbia

Dopo aver livellato il terreno e messo i bordi di contenimento è il momento di versare la sabbia per circa 8 cm di spessore.

Sarà il letto della nuova pavimentazione.

Attenzione: la sabbia deve essere asciutta e senza sassi.

Dovere quindi spianare bene la sabbia con il rastrello o con una tavola al fine di avere un letto compatto e livelalto.

Pavimenti autobloccanti realizzati con masselli di calcestruzzo.

Posa delle piastrelle autobloccanti

Ora che la base è pronta si può iniziare con la posa vera e propria del pavimento autobloccante.

  • Ogni piastrella o betonella o massello dev’essere appoggiato una vicina all’altra senza lasciare spazi.
  • Con un listello retto controllare a mano a mano che la superficie rimanga livellata e che non vi siano blocchetti sporgenti.
  • Quando sarà necessario spezzare a misura una piastrella si consiglia di usare con massima cautela una smerigliatrice equipaggiata con disco per pietra. Attenzione è un lavoro che va fatto da mani esperte!
  • Quando tutte le piastrelle o masselli sono posati versare un abbondante quantitativo di sabbia ben asciutta in modo che penetri nelle fughe.
    Infine è necessario  spazzare la superficie per muovere la sabbia e facilitare l’inserimento. La superficie e pronta.

Manutenzione ordinaria

Dopo qualche giorno dalla posa è il momento di controllare l’operato e verificare eventuali irregolarità per poterle sistemare. Come’ togliendo quella piastrella e posandola di nuovo.

Nei primi tempi la superficie così realizzata potrebbe subire parziali danni dopo forti piogge oppure potrebbe dare ancora spazio alla crescita di erbacce.

Con il tempo la situazione si normalizza e sarà rarissimo dover intervenire per opere di manutenzione.

Pavimenti autobloccanti: quanto costano al metro quadro

I prezzi per la realizzazione delle pavimentazioni autobloccanti variano per tipologia di piastrelle autobloccanti:

  • monostrato: circa 14 euro al mq
  • doppio strato: 16 euro mq
  • anticati: 30 euro circa al mq
  • cordoli per autobloccanti: da 5 a 9 euro al mq dipende dal materiale
  • Costo della manodopera professionale circa 15 euro al mq di superficie.

Pro e contro

Perché decidere per un pavimento autobloccante anziché un pavimento tradizionale? Prima di prendere una decisione ecco una lista di pro e contro che potrà fare un po’ di chiarezza.

Vantaggi

I pavimenti autobloccanti hanno molti vantaggi e per questo stanno riscuotendo un bel po’ di successo nel settore.

Ecco quali sono i vantaggi:

  • facili da posare senza gettiti di cemento
  • sono personalizzabili. Il meccanismo a incastro offre infatti l’opportunità di creare ogni genere di disegno
  • transitabili subito dopo la posa, non hanno bisogno di tempi di asciugature
  • la posa a secco permette un ottimo drenaggio delle acque meteoriche
  • non si formano ristagni d’acqua superficiali o pozzanghere
  • bassi costi di manutenzione grazie alla facilità di rimuovere i singoli masselli
  • resistenza anche a condizioni meteo estreme e a sollecitazioni meccaniche importanti
  • rimuoverlo è semplice come posarlo
  • durata di vita molto elevata, se i lavori di posa vengono eseguiti a criterio.

Svantaggi

Anche nel caso di pavimenti autobloccanti vi è qualche controindicazione. Gli svantaggi di questi pavimenti sono i seguenti:

  • tra le giunture tende a formarsi vegetazione spontanea o muschi perché la sabbia se non viene trattata con prodotti adeguati contiene semi
  • nel caso di assestamento potrebbero presentarsi degli avvallamenti superficiali nella pavimentazione
  • potrebbero verificarsi dei dissesti se sottoposti e troppo carico

Se però il sottofondo è preparato da un professionista è difficile che si verifichino queste situazioni.

Pavimenti autobloccanti in pvc

Le pavimentazioni autobloccanti in plastica o pvc -policloruro di vinile- sono molto diffuse soprattutto per alcune aree della casa o del giardino.

Si tratta di piastrelle ad incastro autobloccanti spesso utilizzate per pavimenti del terrazzo, nei garage, come bordo o sottofondo per le piscine gonfiabili, nei campeggi o come fondo dei box per animali.

Sono anche ideali per essere creare pavimentazioni belle e sicure alternativamente a superfici erbose, destinate a giardini.

Si utilizzano nei parchi divertimento o attività ludiche oppure per le pavimentazioni di palestre e scuole e ancora per le superfici di ambulatori medici e ospedali.

Perché scegliere un pavimento autobloccante in pvc?

Infine ecco la nostra sintesi

  • Per la grande igienicità, si pulisce facilmente ed è un prodotto grandi qualità antibatteriche
  • Per la resistenza accertata se sottoposti ad un forte traffico, anche con presenza di grandi carichi. Perfetti per pavimentazioni industriali
  • Perché altamente personalizzabili. Si possono creare scritte e disegni di ogni genere: perfetti per pavimenti di centri sportivi o di centri commerciali e aziende.
  • Si possono montare e smontare velocemente, in appoggio, senza colla, senza demolire o interrompere le normali funzioni che si svolgono all’interno ad esempio di ambienti di lavoro o scolastici
  • Appena posato il pavimento è utilizzabile da subito.

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