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Colla forte per legno, il prodotto giusto per sostituire viti e chiodi nei lavori di decorazione e fai da te

A cosa serve, tipologie, come usarla e come rimuovere gli eventuali residui

La colla forte per legno è uno strumento indispensabile nel laboratorio di qualsiasi falegname, appassionato di decorazione fai da te, così come nel garage del bricoleur.

colla forte per legno

Serve per unire vari componenti in legno, senza utilizzare chiodi, perni o viti. Permette quindi di attaccare e assemblare varie parti, mantenendo un buon risultato finale anche dal punto di vista estetico.

In questa guida andremo a scoprire i vari tipi di colla per legno e spiegheremo i vari passaggi da seguire per farne un corretto utilizzo.

Cos’è la colla forte per legno

Si tratta di un prodotto adesivo che serve per unire insieme due pezzi di legno. Talvolta, viene anche utilizzata per rafforzare l’operazione di congiunzione di due elementi in combinazione con altri metodi.

Utilizzando un prodotto di qualità, spesso è sufficiente soltanto la colla, soprattutto nei casi in cui non vi siano particolari esigenze in termini di pressione o torsione.

Ovviamente, l’efficienza garantita da un colla per legno dipende molto dalla tipologia di prodotto scelta.

colla forte per legno

Vantaggi della colla forte per legno

Molto più di quanto si possa immaginare, esperti di bricolage, di lavori con il legno e professionisti usano la colla al posto di viti, chiodi e perni.

Si tratta di uno strumento ampiamente impiegato anche nell’ambito del restauro e della carpenteria.

Serve per:

  • congiungere due o più elementi di legno, incollandoli fra loro
  • assemblare pezzi con superfici irregolari
  • incollare quando non c’è sufficiente spazio per inserire viti e bulloni
  • non lasciare alcun segno

Colla forte per legno: i vari tipi

Esistono vari tipi di colla. Andiamo a conoscerli più da vicino, analizzandone per ognuno pregi e difetti.

Colla polivinile acetato (PVA)

Più comunemente nota come colla vinilica, si tratta del tipo più diffuso. Questo prodotto, economico e facile da usare, ha una buona capacità di incollaggio, ed è indicato sia per lavori semplici che complessi.

Esistono varie tipologie, ma alcune non sono resistenti all’acqua.

Le colle viniliche D3 e D4, invece, sono adatte anche per l’esterno e lavori nautici. Dopo l’utilizzo, è importante pulire molto bene il mobile o l’oggetto incollato, perché spesso questo adesivo si secca e potrebbe rovinare le finiture.

La colla vinilica è un prodotto ad uso e consumo di chiunque, mentre chi ha esigenze più tecniche, quasi professionali, dovrà orientarsi su colle ancora più forti, che permettono di unire due pezzi di legno con forza, garantendo una buona dose di sicurezza.

colla forte per legno

Colla animale

Ottenuta dai tendini e dalle ossa degli animali, questo prodotto viene usato soprattutto nell’ambito del restauro.

Si utilizza facendo scaldare i granuli di colla in una pentola con dell’acqua calda. Così facendo, si ottiene una consistenza liquida che, una volta raffreddata, si solidifica e attacca le due parti.

Proprio per la sua modalità di impiego, questo tipo di colla ha il grande vantaggio della reversibilità: in caso di errore o risultato non soddisfacente, basterà semplicemente riscaldare l’area trattata per poi riposizionare il tutto.

Di contro, però, questo prodotto non è adatto per le applicazioni a contatto con acqua e umidità.

Colla epossidica

Ecco una colla dalla presa tenace, perfetta per riempiere anche interstizi e fessure. La colla epossidica è costituita da due parti: una resina e un indurente, che si presentano entrambi sotto forma liquida.

Una volta mescolati insieme, però, avviene una reazione chimica che genera l’indurimento dell’epossido. Oltre ad essere adatta a incollare il legno in maniera molto forte, l’epossido ha anche il vantaggio di essere impermeabile e svolge un buon lavoro di riempimento delle lacune fra due legni.

In genere, questo tipo di colla necessita di un po’ di tempo per indurire. Maggiore sarà il tempo di posa e migliore e più efficace il risultato ottenuto.

Colla cianoacrilica (CA)

Anche chiamato ‘colla super’, si tratta di un prodotto da usare per congiungere pezzi difficili da tenere uniti. Il suo principale vantaggio sta nel fatto che attacca nel giro di pochissimo tempo.

Di contro, la parte incollata resta molto dura e, a seguito di un impatto, potrebbe frantumarsi. Per questa sua caratteristica, la colla CA è indicata per utilizzi temporanei, ad esempio per unire due pezzi di legno in una fase ‘di passaggio’ di un progetto.

I due elementi potranno essere staccati semplicemente con un colpo deciso.

Colla poliuretanica

Di origine sintetica, si gonfia leggermente e poi si indurisce. Si tratta quindi di un prodotto molto utile in tutti quei casi in cui le superfici da incollare non sono perfettamente combacianti perché va a colmare eventuali fessure.

Una volta asciutta, risulta molto dura e impermeabile. Tuttavia, può essere un problema per le finiture.

Colla neoprenica

Denominata anche ‘colla a contatto’, è indicata per incollaggi forti e molto resistenti. Va incollata su entrambe le superfici. Poi si attendono 10-20 minuti per far sì che i solventi contenuti nella colla evaporino. Infine, si uniscono le parti, esercitando molta pressione (se necessario, usate anche un martello).

L’incollaggio avviene in maniera pressoché immediata. Questo tipo di colla contiene solventi e, per questo, ha un odore poco gradevole.

colla forte per legno

A cosa serve la colla forte per legno

La colla destinata al legno è studiata per tenere insieme due o più pezzi di legno fra loro. Ovviamente, i principali ambiti di utilizzo sono la falegnameria, la lavorazione del legno per la decorazione, il restauro ed anche il fai da te. Ma ci sono anche altri ambiti di utilizzo. Eccoli:

  • artigianato, ad esempio la realizzazione di piccole fioriere e casette e mangiatoie per uccellini
  • fabbricazione di mobili
  • ebanisteria
  • restauro di mobili, sedie e oggetti di legno vintage
  • riparazione di scheggiature o piccole crepe
  • rilegatura di pezzi di legno spezzati n due parti
  • riciclo di pezzi di legno per dar vita a creazioni artistiche od oggetti utili
  • unione di elementi in legno molto sottili, come se la colla fosse una sorta di impiallacciatura da applicare su uno strato ligneo sottostante. Sfruttando questa funzione, la colla permette di mantenere uniti i pezzi in maniera molto salda
  • supporto e associazione con chiodi, viti, perni e incastri, durante la realizzazione di giunti

Come usare la colla forte per legno

Se non si vuole eseguire un lavoro di bricolage pulito, è importante conoscere, oltre alle tipologie di colla per legno, anche le sue corrette modalità di applicazione. Così si otterrà un risultato finale perfetto e soddisfacente.

Prima di accingersi a svolgere lavori artigianali e di déco fai da te, è fondamentale valutare:

  • la tipologia di legno da incollare
  • il tipo di colla per legno da usare

Per quanto riguarda il tipo, l’ideale sarebbe usare un’essenza non impregnata o non trattata. Sono perfetti i listelli di pino e gli sfridi di lavorazione del legno pregiato come il noce, il rovere o il teak.

Come sempre, la qualità di un buon prodotto è garanzia di un lavoro ben riuscito. Utilizzarne di troppo economici potrebbe essere sinonimo di scarsa qualità. Scegliendo nell’ampia gamma di colle per legno Pattex, potrete sicuramente trovare il prodotto più adatto per riparare mobili e oggetti d’arredo alla perfezione, così come realizzare meravigliosi elementi decorativi per la casa o il giardino.

Guida su come incollare il legno passo a passo

Vediamo quindi ora i passaggi da seguire per incollare dei pezzi di legno.

  • Pulire per bene le superfici da incollare, eliminando ogni traccia di polvere, grasso, schegge e residui di vario genere
  • Strofinare sulle superfici della carta vetrata a grana fine per livellare in maniera uniforme, eliminando eventuali residui lasciati da vecchie pitture
  • Versare uno generoso strato di colla (non troppo abbondante ma neppure troppo esiguo) sulla superficie da incollare, mantenendo quest’ultima rivolta verso l’alto
  • Avvicinare i pezzi da unire
  • Eliminare il prodotto in eccesso quando è ancora allo stato liquido, utilizzando uno straccio o un pezzo di carta assorbente
  • Mantenere la giusta pressione per ottenere una salda incollatura. A tale scopo può rivelarsi utile l’impiego di un peso o di morsetti che mantengono insieme i pezzi, ben compatti e serrati, nell’attesa che la colla si solidifichi. Le tempistiche di attesa sono variabili e dipendono fondamentalmente dal tipo di prodotto utilizzato

colla forte per legno

Colla forte per legno: come eliminare i residui

Durante i lavori di fai da te è molto facile ritrovarsi con i mobili o gli oggetti trattati sporchi di residui di colla.

In generale, se ancora freschi, si rimuovo facilmente strofinando la zona sporca con un panno impregnato con dell’acetone o altri solventi appositi per legno.

L’operazione si fa invece un po’ più difficoltosa se i residui adesivi sono ormai induriti. Vediamo quindi insieme le soluzioni più adatte, per ripulire dai residui ormai solidificati, in base ai vari tipi di materiale.

  • Legno: grattare via la colla secca con un raschietto o della carta vetrata a grana finissima. Se questa non dovesse venire totalmente rimossa, provare con un po’ di acetone, magari testando prima il prodotto su una piccola area nascosta, per verificare eventuali reazioni. Concludere quindi con una passata di finitura per legno, utile per eliminare ogni traccia
  • Vetro: grattare la colla secca con una spugna ruvida e poi ripassare la zona con un panno bagnato di alcool o acetone, strofinando per bene
  • Tessuto: cercare di togliere la colla dal capo senza però forzare troppo per non strappare il tessuto. Strofinare la zona con un panno imbevuto di alcool o acetone. Bagnarla con acqua e ripetere l’operazione con l’alcool o l’acetone. A questo punto, mettere il capo a mollo in acqua per un’intera notte. L’indomani, se dovessero ancora essere presenti tracce di colla, versare un goccio di detersivo e strofinare con delicatezza. Quindi ripetere nuovamente il passaggio con alcool o acetone. A questo punto, lavare il capo in lavatrice, evitando programmi ad alte temperature, che farebbero penetrare la colla più in profondità
  • Mani: usare del grasso vegetale come l’olio o una generica crema idratante. Non lesinare con le quantità e attendere anche qualche minuto, in modo tale che il prodotto possa penetrare, eliminando anche i residui più difficili
  • Plastica: versare sulla zona da trattare dell’acetone o dell’aceto di vino bianco. Lasciare in posa qualche minuto e poi rimuovere i residui con un panno o, se necessario, una spugna ruvida o un raschietto

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